Uno Smart Land è un ambito territoriale nel quale attraverso politiche diffuse e condivise, si aumenta la competitività e l’attrattiva del territorio con un’attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione della conoscenza, alla crescita creativa, all’accessibilità e alla libertà di movimento, alla fruibilità dell’ambiente (naturale, storico-architettonico, urbano e diffuso), e alla qualità del paesaggio e alla vita dei cittadini (a cura di Federico Della Puppa e Roberto Masiero).
CITTADINANZA: Smart Land è un luogo nel quale la cittadinanza si fa attiva e nel quale le forme di partecipazione e condivisione dal basso di progetti di sviluppo va di pari passo con una nuova modalità di interazione e integrazione tra amministratori e forze locali, siano essi portatori di interesse, movimenti o associazioni o semplici cittadini.
SVILUPPO: In uno Smart Land lo sviluppo avviene attraverso la costruzione di una rete delle reti diffuse, nella quale i diversi portatori di interesse e le comunità possono svolgere un ruolo attivo, sviluppando progetti, programmi e processi nei quali il punto nodale è il sapere diffuso e condiviso, che le imprese possono utilizzare per aumentare la propria competitività e capacità di creare occupazione a livello locale, oltre alla promozione del territorio quale bene comune da preservare e valorizzare ai fini culturali e turistici, garantendone la fruibilità e ottimizzando i flussi.
ENERGIA: in uno smart Land la produzione e la gestione dell’energia deve essere diffusa e articolata, utilizzando tutti i sistemi più innovativi legati alle smart grids e alle reti diffuse, promuovendo azioni di cogenerazione e di generazione distribuita, facilitando gli investimenti nelle energie rinnovabili e promuovendo azioni di utilizzazione razionale dell’energia, puntando sul risparmio energetico a tutti i livelli, dagli edifici pubblici a quelli privati.
- MOBILITA’: uno smart Land è un luogo dove gli spostamenti sono facili, agevoli, dove il trasporto pubblico cresce nella qualità dei servizi, mettendo a disposizione mezzi a basso impatto ambientale e dove vengono realizzati e facilitati i percorsi della mobilità alternativa al trasporto privato e dove vengono realizzati sistemi di traffic calming nei centri storici delle città, dei borghi e dei nuclei abitati e nel quale le nuove infrastrutture sono affiancate da infostrutture in grado di promuovere una migliore accessibilità dei cittadini con le aree limitrofe e con le reti della grande mobilità extraurbana.
ECONOMIA: in un territorio smart l’economia si sviluppa soprattutto attraverso sistemi di interazione tra cittadini e imprese, tali che si produca un meccanismo di apprendimento continuo e di forte interazione tra sistema della formazione e dell’imprenditorialità, con particolare attenzione allo sviluppo della creatività, del sostegno alla formazione di start up, facilitando la creazione di laboratori di idee.
IDENTITA’: uno smart Land è un luogo identitario, nel quale le diverse identità territoriali – ambientali, artigianali, culturali, economiche, paesaggistiche, produttive – possono esprimere le propria capacità, trovando adeguata valorizzazione in un sistema di offerta che utilizzi sistemi avanzati per promuovere percorsi, mappature, tematismi che ne valorizzino le specificità e ne aumentino il valore aggiunto e quello percepito.
SAPERI: uno smart Land è un luogo nel quale i saperi, la conoscenza e la cultura assumono un significato centrale nelle politiche di sviluppo, mediante la creazione di reti di saperi diffuse e integrate, facilitando la creazione di laboratori di idee e mettendo in sinergia tutte le componenti culturali, produttive e non produttive, dell’artigianato come dell’alta formazione, presenti nel territorio
- PAESAGGIO: uno smart land è un luogo nel quale l’attenzione al paesaggio non è solo preservazione della bellezza esistente, ma miglioramento dei processi che lo valorizzano, dalla gestione dei rifiuti alla riduzione dei gas serra, dalla limitazione del traffico privato alla riqualificazione urbana e territoriale, secondo modelli orientati alla qualità della vita e dei luoghi, promuovendo il risparmio di suolo, bonificando le aree dismesse e riutilizzandole al fine di migliorare l’offerta territoriale e la fruibilità dei luoghi stessi.